L’Art de toucher le Clavecin. Traduzione italiana a cura di Vera Alcalay e Sara Ricci
by Francois Couperin
Harpsichord - Sheet Music

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Harpsichord; Early Music

SKU: UT.HS-258

Composed by Francois Couperin. Edited by Sara Ricci and Vera Alcalay. Saddle stitching. Classical. Score. Ut Orpheus #HS 258. Published by Ut Orpheus (UT.HS-258).

ISBN 9790215325777. 9 x 12 inches.

[...] Perche tradurre nuovamente un testo di cui esiste una precedente versione, curata dalla eccellente Gabriella Gentili Verona? La risposta, inaspettatamente, mi giunge dallo stesso Couperin e da una delle sue piu interessanti osservazioni, una di quelle scintille argomentative che illuminano per un attimo infinito un testo sommamente ostile alla nozione di bellezza ed equilibrio. Il nostro attribuisce la difficolta di comprensione della musica francese da parte degli stranieri al vezzo di scrivere la musica in modo differente da come la melodia va eseguita, ricalcando la differenza tra scrittura e pronuncia della lingua francese. C'e un divario tra cio che appare e cio che e realmente, uno spiraglio tutto da esplorare. Umberto Eco aveva intitolato una serie di suoi saggi sulla traduzione Dire quasi la stessa cosa, insistendo, nei capitoli riservati alle traduzioni letterarie di autori particolari come Raymond Queneau e Georges Perec, sulla necessita di entrare nel meccanismo della lingua per poterlo restituire rinnovato e vitale: traduzione non e quindi una semplice versione, un traslare il messaggio dalla lingua di partenza a quella di arrivo. E lettura privilegiata, ingresso nell'intimita del testo e del suo autore, scoperta quotidiana di indizi che spesso rivelano piu del voluto. [...] Qui ho cercato di applicare i medesimi criteri. Ho detto quasi la stessa cosa, restituendo a Couperin la sua verve, il suo stile talvolta sciatto, talaltra goffamente arzigogolato, la sua propensione all'autoesaltazione, le punte di pedanteria, la poca padronanza dei mezzi linguistici e la straordinaria capacita di esplorare gli affetti e creare atmosfere sempre nuove. Ve lo presento cosi come lui si e presentato a me, un fragile gigante, che a quanto pare ha ancora molto da raccontare.
(Sara Ricci, dall'introduzione al volume).