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Qual mormorio giocondo
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Qual mormorio giocondo by Antonio Frige Soprano Voice - Sheet Music

By Antonio Frige
Qual mormorio giocondo by Antonio Frige Soprano Voice - Sheet Music
Qual mormorio giocondo
Qual mormorio giocondo
Qual mormorio giocondo
Qual mormorio giocondo
Qual mormorio giocondo
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Qual mormorio giocondo by Antonio Frige Soprano Voice - Sheet Music
Qual mormorio giocondo by Antonio Frige Soprano Voice - Sheet Music
Qual mormorio giocondo by Antonio Frige Soprano Voice - Sheet Music
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Qual mormorio giocondo by Antonio Frige Soprano Voice - Sheet Music
Qual mormorio giocondo by Antonio Frige Soprano Voice - Sheet Music
Qual mormorio giocondo by Antonio Frige Soprano Voice - Sheet Music
Trumpet, soprano voice and basso continuo - Grade 4

SKU: ET.TP91

Composed by Alessandro Melani. Arranged by Antonio Frige. Baroque. Duration 12'. Editions BIM #TP91. Published by Editions BIM (ET.TP91).

ISBN 9790207013446.

1 - Recitativo
Qual mormorio giocondo,
qual canoro concento
di cristallino fonte
rende sorda Giunone
e muto il vento
i inusitato lume,
di mille stelle, e mille
splende per l’etra,
e degl’orrori a scorno
sorge la notte
a garreggiar col giorno.
2 - Aria
Aura vezzosa,
mentre riposa
vola al mio sol,
a lui che dorme
in dolci forme
svela il mio duol
Quella ritrosa
bocca amorosa
baciale almen,
dille ch’io vivo
di luce privo
senza il mio ben.
3 - Recitativo
Che una breve speranza
per dar conforto all’alma
mi mostra per pietade
entro un Egeo di duol
placida calma.
4 - Aria
Se la gioa che sento nel cuore è dolore,
crudo Amor, perchè sforzi ad amar?
Se la pena che provo nel petto è diletto,
dio bambin, perchè sforzi a penar?
Se m’alletti con placido inganno, dio tiranno,
il mio sen perchè fai sospirar?
Se di vincer con barbare frodi solo godi,
dio crudel, perchè farti adorar?
5- Recitativo
Così dell’alma mia
un lume lusinghier si fa tiranno,
promette gioie e mi comparte affanno.
Ma quell’affanno, oh Dio,
sebben turba del cor la cara pace,
mi tormenta, lo sento, eppur mi piace.
6 - Aria
La mia pace cara cara
sol tra l’ombre vo cercando
che un tiranno m’involò,
ma una pena amara amara
va quest’alma tormentando
con quel ben che ancor non ho.
Entro un mare quieto quieto
il pensier già va solcando,
finch’al porto giungerò.
Vedo il lido lieto lieto
e a lui dice sospirando:
forse un dì ti bacierò.

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